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In una calda giornata d’agosto, alle 10 del mattino, impegnata a preparare  un corso, in compagnia del mio pc e di un bicchiere di the freddo,  ricevo una telefonata. Ero molto concentrata sulla mia presentazione e quello squillo distoglie la mia attenzione per portarla istantaneamente al problema della signora al telefono. E’ molto ansiosa e la sua voce esprime al massimo il suo stato. Le sue parole sono un pò confuse, si capisce palesemente che ha bisogno di calmarsi e di ritrovare un po’ di tranquillità.

“Pronto dott.ssa Falcone, sono Restelli (nome modificato per questo articolo) mi ha dato il suo riferimento Patrizia, la titolare della pasticceria, senta ho bisogno che mi aiuti, non ce la faccio più”.

“Buongiorno signora Restelli, cosa le è successo?” ribatto io.  “E’ un momento difficile, sembra che tutto vada a rotoli, il lavoro, la crisi con mio marito, le mie bambine, non so più come fare, ho una gran confusione nella testa”.

Cerco di calmarla e comprendo che la situazione e i suoi problemi, come per molti, sono figli dell’era del Coronavirus, questo momento epocale e tragico che per parecchie persone ha costituito la fine o l’inizio di qualcosa, portando con sé tutte le implicazioni che ci possiamo immaginare. L’incertezza nel lavoro, il cambio di ritmi con il lockdown, la crisi di comunicazione con le persone intorno, il rapporto con i figli, insomma serve fare un po’ di ordine di valori, di convinzioni e di emozioni da gestire. Questa è l’idea che mi faccio in questi primi minuti di telefonata.

A questo punto ci accordiamo per incontrarci. Ho bisogno di capire quanto la signora è disposta a fare per sé per riappropriarsi del suo equilibrio e riprendere in mano  la sua vita. Sarà disposta a impegnarsi affidandosi a un Coach? Oppure può gestire da sola questo momento di difficoltà e di confusione? E’ possibile che una persona in queste condizioni trovi autonomamente la strada e la strategia per uscirne?

Se riesci ad avere la giusta lucidità e strumenti di autocoaching che ti consentano di evitare che le tue emozioni prendano il sopravvento, allora si. Altrimenti hai bisogno di un preparatore mentale o di uno psicologo/coach, che ti aiuti a ritrovare il tuo equilibrio interiore e ti  fornisca strumenti e strategie per “allenare” e sviluppare ogni giorno nuove abitudini.

Quando ti affidi a un Coach e vuoi dei cambiamenti, devi mettere in conto che è necessario modificare come ragioni, come pensi, devi iniziare a vedere le cose con nuovi occhi e soprattutto imparare a riconoscere il vero valore di te. Cosa ami di te? Quanto credi nelle tue capacità? Il giudizio degli altri ti fa soffrire? L’amore del tuo partner è di sostegno, ci stai bene oppure è un elemento di sofferenza e il rapporto va rigenerato o concluso? Inoltre, quali sono invece le risorse che metti  in atto quando ottieni ciò che vuoi?

Il lavoro di coaching è un’attività talmente delicata che ritengo non debba mai essere venduta. Come puoi essere certa che una persona sia veramente pronta a mettersi in gioco? Preferisco sempre parlare chiaro fin dall’inizio. So di avere potenti strumenti di coaching e le giuste competenze, maturate durante i miei vent’anni di attività ed è per questo che voglio lavorare solo con persone disposte a farsi affiancare e supportare in un percorso di crescita e cambiamento.

Voglio fin da subito far comprendere che un percorso di Coaching richiede sacrificio, metodo e determinazione. E’ come rinascere a una nuova vita. Devi “allenare” nuovi schemi di pensiero, prenderti nel quotidiano degli spazi per fare i tuoi esercizi e soprattutto iniziare a lavorare anche sulla qualità del tuo linguaggio. Le parole generano un effetto e creano magie se le utilizzi bene e nel giusto ordine, come insegna Paolo Borzacchiello.

Si conclude quindi la telefonata con la consapevolezza e disponibilità da parte della cliente a incontrarmi e intraprendere un lavoro su sè stessa.

Riprendo così a lavorare sulla mia presentazione, felice di sapere che anche questa volta, probabilmente, ci sarà un’altra persona che potrò aiutare a stare bene. Quando ami quello che fai e ci metti passione, non temi di dire alle persone le cose come stanno e che preferisci scegliere di lavorare con chi è davvero pronto a fare sacrifici e a farsi affiancare,  perché questo, già all’inizio, sarà indice di risultato.