Il potere delle domande è quello di stimolare la parte logica dell’individuo a trovare delle risposte. Permette di ampliare il “modello del mondo” (visione della realtà) di una persona. Ciò che conta è ottenere risposte di qualità e proprio per questo è importante cosa domandarsi. Per analogia, è come quando vai su Google e cerchi qualcosa. Se nel motore di ricerca non metti le parole giuste avrai difficoltà ad avere le informazioni che vuoi. Come dice Tony Robbins, guru mondiale della motivazione, è importante farsi domande “intelligenti”. Ci sono persone che in situazioni di vita dove le cose non vanno come vorrebbero si chiedono: “Perché è successo proprio a me..” , “Perchè è andata così…”. “Perchè mi ha detto cosà…”. Considera che le domande “perchè” agiscono sull’analisi della situazione ovvero ti permettono di comprendere il processo che ti porta a quel risultato. Poi però occorre farsi delle domande “come” se si vuole proiettarsi sulla ricerca di soluzioni, sulla strategia da mettere in atto per migliorare le condizioni o i risultati. A un certo punto per trovare delle soluzioni devo chiedermi “Come o cosa posso fare per….?” Ti è chiaro, mi segui?
Esistono poi delle domande formulate ad hoc che ci permettono di estrarre dal nostro “modello del mondo” le motivazioni che ci spingono o no a fare delle cose. La motivazione ad agire è quindi anch’essa influenzata dalla tipologia di domande che ci poniamo. Ti faccio un esempio: se mi dico “Non ce la faccio..”, “Non riesco…”, “Non è possibile…” secondo te quale potrebbe essere una domanda “intelligente” da farsi? Certamente non una domanda “perchè”, ne convieni? La domanda “perché” mi porta a rinforzare come risposta che non ce la faccio, che non riesco e che non è possibile. In questo caso come insegna la Pnl (Programmazione Neuro-linguistica), attraverso il suo modello linguistico “metamodello”, la domanda intelligente da farsi è “Cosa me lo impedisce?”. Con questa domanda ci si focalizza sugli aspetti su cui intervenire. Esempio: Se non riesco ad andare in palestra perché non ne ho voglia e mi chiedo cosa me lo impedisce, potrei rendermi conto che la vera ragione è il divano su cui sono sdraiato… (quindi la cosa migliore è alzarsi prima possibile e avviarsi verso la porta con la borsa della palestra in mano) :-). Se di fronte a un cambiamento mi chiedo cosa me lo impedisce, potrò focalizzarmi sulle azioni da compiere per andare verso il risultato che cerco, il cambiamento che voglio.
Bene, mi auguro di averti dato qualche spunto e qualche suggerimento linguistico sul’importanza delle domande da fare e da farsi e ti lascio con questa riflessione: la prossima volta che ti fai delle domande chiediti se le risposte che ottieni ti fanno fare un passo avanti verso una soluzione o un’azione da compiere o ti tengono imbrigliato nella condizione in cui ti trovi.
Ti ringrazio molto per la lettura di questo articolo e ti auguro una splendida giornata. Ciao!
Grazie Rosy, articolo interessante, ti auguro una giornata di luce!!
Simona